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Serafino Montaldi
…il volontariato, ieri oggi e domani
Alla domanda di come e perché si decide di entrare in questo mondo… come rispondiamo?
Sinceramente il quesito in un primo momento può sembrare alquanto singolare, la cui risposta potrebbe essere, ovvia e scontata, ma da un’analisi accorta ed assennata emerge uno scenario che non è poi cosi arguito e soprattutto di cosi facile lettura.
Ma allora, perché fare volontariato? ma soprattutto perché esistono i volontari? ed ancora, perché sono cosi tanti, specialmente in Italia?
Beh da un punto di vista esterno (freddo) e magari anche razionale, la risposta è semplice: il volontariato va a colmare un settore del terziario dove la società “moderna” è carente.
A dire il vero questa non è, e non sarà mai, la mia risposta: il Volontario (quello vero con la “V” maiuscola) è la massima espressione della solidarietà, quella vera, incondizionata, libera ed indipendente e quindi nulla ha a che fare con quella definizione fredda e sterile del capoverso precedente.
Esso è entrato in punta di piedi, in tanti settori della cosiddetta società civile: nella sanità, nella ricerca… nell’assistenza alle fasce di popolazione più bisognose (quale bambini, malati, anziani, senza tetto, immigrati e persone sole) … cercando di dare quel supporto, a volte, anche solo morale e ora, sembra finalmente prendere forma, acquisire una coscienza, una maturità ed una consapevolezza che ciò nonostante non ci esime dal renderci consapevoli che quanto noi riusciamo ad offrire è solo un piccolo contributo, una goccia nel mare, e che tanto c’è ancora da fare… ma badate bene: il mare è composto da gocce… tante, ma sempre gocce sono!
…ma, una persona perché si avvicina a questo mondo? e perché nella maggior parte delle volte ci rimane dentro, facendolo diventare parte integrante della propria vita? La risposta potrebbe allora essere: passione, curiosità, amicizia, predisposizione, bisogno, evasione, ecc ecc…
poi, una volta dentro impari a guardare la vita, da un altro punto di vista: più umano, solidale, ma soprattutto imparziale.
Ma la risposta???
Beh che dire, forse la troviamo dentro ognuno di noi, ognuno ha la sua… la scorgiamo nello sguardo di quelle persone alle quali abbiamo teso la nostra mano, il nostro aiuto, un sorriso o anche una semplice parola gentile. L’Italia ha un numero enorme di persone che fanno volontariato, si vede in qualsiasi occasione: basta accendere il televisore, aprire un giornale o andare su internet…
… ma ancora, ci piace sottolineare, che per fare volontariato non c’è bisogno di una divisa, uno stemma, uno statuto, un’associazione, e che molte sono le persone che lo fanno in silenzio nel quotidiano senza apparire. Forse è proprio questa, la forma di volontariato più elevata …non ci rendiamo conto, ma aiutare una persona ad attraversare la strada è volontariato.
A questo punto vorremmo esternare un nostro pensiero a chi ci governa, che cerca di mettere le mani anche su di noi… a quanti ci tirano per la giacca ed in tutti i modi cercano di darci un colore… a chi crede di misurare il Volontariato, di poterlo assoggettare ai loro “stupidi” e prevedibili giochini… “questi” non hanno ancora capito e non capiranno mai, che il Volontariato non ha unità di misura e non lo si può rappresentare con un numero, costoro non hanno capito che la passione e il pathos di un volontario, che offre parte di se stesso, in completa libertà e soprattutto svincolato da qualsiasi rapporto tra dare/avere, è una forza il cui limite tende ad infinito.
Poi si può discutere per ore sulla definizione di Volontariato, o sulla differenziazione tra Volontariato del Dare e quello del Fare… ma questo a noi non interessa, noi siamo per la solidarietà spontanea ed incondizionata.
Sono andato fuori tema… mi succede sempre sin dai tempi della scuola, certo è che quanto sopra è stata occasione di riflessione e l’opportunità per verificare se quanto sento al momento è lo stesso sentimento che qualche anno fa mi ha indotto ad intraprendere questa strada, ad entrare in questo mondo “parallelo” dove tutto ha un’altra chiave di lettura: dove ancora si respira un’aria, schietta intrisa di sincerità, onestà e passione.