Chiesa di S. Lucia - Alla scoperta di Civitella Roveto

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Chiesa di S. Lucia

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Nel nostro paese oltre alla Chiesa Parrocchiale dedicata al Santo Patrono San Giovanni Battista, esiste un'altra piccola Chiesetta dedicata a Santa Lucia, che si trova quasi all’inizio del centro storico, su una piazzetta che porta lo stesso nome della Santa. Molti non sanno però che dopo il terremoto del 1915, in cui la struttura riportò lievi danni, invece di essere ristrutturata venne definitivamente abbattuta, creando un largo spazio. Purtroppo non abbiamo nessuna foto che la ritrae prima della sua demolizione, abbiamo però un disegno che ne ritrae la facciata dopo l’evento sismico.

Subito dopo il terremoto avvenuto il 13 gennaio del 1915, un gruppo di soldati del Genio Militare e dei Granatieri di Sardegna, raggiunse la nostra zona, per mettere in sicurezza o abbattere i fabbricati colpiti dal sisma. Numerosi furono i loro interventi, ed uno riguardò proprio la Chiesa-Oratorio di Santa Lucia.


Il giorno 6 febbraio del 1915 (a meno di un mese dal sisma) così si descrive l’intervento sulla campana pericolante:
“Si esegue il ricupero della campana della chiesa – oratorio di S. Lucia a mezzo di scale e funi.
Il lavoro è difficile per il fatto che la campana era imperniata sotto un archetto sul frontone dell’oratorio e poggiava su tegole e correntini fracidi.
Si salì sul tetto, e si procedette dapprima liberando la campana dalle sue ferramenta, la si legò e passando la fune al disopra dell’archetto che era in buone condizioni, ponendosi, in forza si calò la campana che fu consegnata all’abate del paese intatta.
Il lavoro sul tetto fu eseguito dai granatieri Bottino e Lazzeri che si crede doveroso segnalare per un meritato encomio.”

Dalla descrizione dell’intervento si parla più volte del tetto, in cui salirono i granatieri, sembra quindi che esso sia rimasto leggermente danneggiato, così come l’archetto che sosteneva la campana. Inoltre dal disegno che è l’unica immagine che ci rimane dell’antica Chiesetta, l’intero portale non sembra affatto danneggiato, tale da non rendere necessaria la demolizione del fabbricato.  Il terremoto comunque lesionò la volta, ma non la distrusse. Benché potesse essere sostituita da un semplice soffitto, come risulta da un’istanza presentata da trentadue cittadini membri della confraternita del SS.mo Sacramento, la Chiesa di Santa Lucia fu definitivamente rasa al suolo di lì ad un anno, poiché l’Onorevole Erminio Sipari, all’epoca sottosegretario al Ministero dell’Interno, rispose all’appello specificando che i finanziamenti statali erano esclusivamente destinati alle Chiese Parrocchiali danneggiate dal sisma. La Chiesa di Santa Lucia non essendo Chiesa Parrocchiale e non essendoci nessun finanziamento fu così demolita.

La Chiesetta in realtà non era molto piccola in quanto occupava quasi tutta la piazzetta attuale, circa il doppio della superfice di quella ricostruita in seguito, ciò si nota sia dalla pianta di Civitella del 1908 in confronto a quella odierna che dalla foto panoramica di Civitella prima del terremoto, quindi la piazzetta attuale era allora solo un piccolo slargo.



Dopo la sua demolizione, fu creata la piazzetta e della Chiesa rimasero resti delle mura laterali ed il fondo dove c’era l’altare dove fu collocata una croce in ferro.


Solo 50 anni dopo, intorno agli anni ‘70 dello scorso secolo, grazie all’intervento di Mons. Franco Geremia la Chiesetta venne ricostruita, e all’inizio del 2000 ne fu abbellito il portale ed aggiunto all’interno un bellissimo mosaico che rappresenta Santa Lucia.
 
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